La grande migrazione – Kari Hotakainen

Dopo che la globalizzazione ha reso inutile il lavoro agricolo, in un futuro non troppo lontano le campagne sono deserte, mentre l’umanità è stipata in metropoli in cui tutti sono disposti a qualunque compromesso pur di avere il proprio spazio vitale. La classe politica se ne lava le mani e delega la soluzione del problema abitativo al neonato Archivio, un gruppo raffazzonato di Precari affamati, a cui promette un alloggio comodo. Presto fatto, l’Archivio redige un questionario: chi risponde racconta la propria vita e, se è unica e colpisce, si guadagnerà una casa. In fondo, con una storia ben raccontata si può ottenere di tutto. La Precaria Ilona Kuusilehto si ritrova così a dover esaminare le risposte ma, paralizzata dalla sindrome dell’impostore, non sa come valutarle. Eppure di storie incredibili ne legge: dall’intellettuale mitomane al truffatore che accoglie in casa un rifugiato, a una timorata di dio che crede sia tornato Gesù in terra. Una moltitudine di millantatori e ladruncoli in cui è difficile districarsi, tanto che anche la Presidente del governo è ormai prossima al crollo emotivo. Se la passano bene solo gli animali nelle campagne abbandonate, trovando una paradossale e civilissima armonia dopo l’esilio del troll Mumin, che pontificava di marketing e branding. Ironico e corrosivo, La grande migrazione racconta la storia rocambolesca di un’umanità che si è persa per strada e annaspa per restare a galla nel mondo invivibile da lei stessa costruito, dicendosi ingenuamente che fosse il migliore possibile.

I delitti di Livorno – Diego Collaveri

Botteghi sta vivendo una profonda crisi autodistruttiva. Il rimorso per la morte della moglie e la paura che a causa sua altre persone care possano subire la stessa sorte, lo stanno consumando al punto di recidere qualsiasi legame. Quando però una donna lo supplica di indagare sulla morte apparentemente casuale del suo amante, venuto in possesso di un diario segreto appartenuto a Gustavo Corridi, il commissario non riuscirà a resistere e verrà risucchiato in una nuova indagine, legata al misterioso e irrisolto delitto del vecchio barone avvenuto secoli prima. Scoperto un elaborato enigma creato da cinque personaggi vicini a Corridi, allo scopo di proteggere una sua favolosa scoperta, il commissario dovrà fare i conti con chi ancora oggi è disposto a uccidere pur di mettere le mani sull’antico segreto del barone. In una frenetica corsa contro l’assassino, alla ricerca di indizi sparsi tra monumenti e ville storiche di Livorno, Botteghi dovrà anche fare i conti con i suoi tormenti, per ritrovare una propria dimensione; sarà disposto a scendere a patti con la parte più oscura della sua anima pur di riuscirci?

Gli invisibili – Pajtim Statovci

Si innamorano già dal primo incontro, seduti al tavolino di un bar. Arsim è albanese, Miloš serbo, vivono a Pristina, in Kosovo, a metà degli anni Novanta, studiano all’università. Per entrambi la cultura di provenienza rifiuta le relazioni tra uomini. Eppure la loro storia sembra perfetta, l’anima e il corpo, lo spirito e la carne, Romeo ha trovato Romeo. Anche se Arsim è sposato, a seguito di un matrimonio combinato voluto dai genitori. Di lì a qualche mese la guerra sconvolgerà le loro vite, serbi contro albanesi, milioni di profughi, una ferocia efferata che scatena il terribile naufragio di una nazione. Arsim e Miloš avevano un sogno, e quel sogno è impossibile. Arsim partirà con la famiglia verso un paese straniero, Miloš si arruolerà come medico, vivrà in pieno la disumanità della guerra. Il primo diventerà un marito violento, un padre tirannico, il secondo sembra sprofondare nell’oscurità.
Storia di una grande passione che si infrange contro una realtà assurda e al tempo stesso atrocemente vera, Gli invisibili è un romanzo di rabbia e tenerezza spiazzanti che racconta in un unico sguardo l’amore e l’orrore e indaga con lucidità il ricatto implacabile dei desideri che ci torturano, perché «i sogni corrono dietro alle menzogne che diciamo a noi stessi». Come è possibile sopravvivere quando non puoi essere quello che sei, quando bisogna nascondersi dal mondo e nel mondo? È un quesito che vale ancora oggi, persino da noi, e in molti paesi d’Europa, e Pajtim Statovci ha la grazia di narrare la Storia nel riflesso dello specchio più intimo e nascosto, di affrontare paure e verità con una prosa luminosa e uno sguardo delicato, con un virtuosismo che eleva la sua arte in una dimensione che non ha tempo e luogo. La giuria del Finlandia Prize, il più importante premio letterario finlandese, ha scritto: «Questo è un ro-manzo che incanta grazie al potere della sua lingua. Una storia di umana follia, di perdita e crudeltà, ma anche di amore e devozione». Come già ne Le transizioni, Statovci si dimostra uno dei più innovativi e potenti romanzieri europei.

La Vergogna – Annie Ernoux

Anche in questo libro l’analisi sociale e la storia personale si uniscono nel racconto.

La vergogna è un altro pezzo del puzzle intimo che Ernaux ha costruito con la sua scrittura. In quest’opera si riflette intorno alla vergogna. Cos’è, perché la sente una ragazza operaia della periferia. Ernaux inizia quest’opera con un fatto terribile che fa risvegliare la sua vergogna: la domenica pomeriggio in cui suo padre ha voluto uccidere sua madre. Non è questo fatto che viene sezionato nell’opera Questo fatto è la scusa per approfondire la vergogna di Ernaux sulla sua famiglia e su se stessa.

TITANIO – Stefano Bonazzi

Questo è il terzo libro che posto oggi, anche se ho finito di leggerlo diversi giorni fa.

Questo non è un libro (ovvero lo è … é fatto do carta, ha delle pagine, una copertina, lo si trova in vendita nelle librerie) è una lama che sanguina.

Un uomo si sveglia paralizzato nel letto di una stanza che non riconosce: ha il corpo ricoperto di ustioni. Ogni giorno una donna dai tratti inquietanti entra nella stanza per medicarlo e nutrirlo. Intanto Fran, tredicenne brillante e intuitivo, viene interrogato per un crimine di cui si è reso protagonista. Entriamo così nella Ciambella, un quartiere residenziale in degrado occupato abusivamente da immigrati, tossici e gente ridotta al lastrico. Qui Fran viveva con la sua ambigua famiglia, coltivando e vendendo erba. L’unica persona con la quale sembra condividere una forma di normalità è Stella, una coetanea grazie alla quale ha intravisto la possibilità di un altro modo di vivere, al di fuori di quel contesto marcescente. Alla ricerca del legame tra questi personaggi e le loro sorti, Titanio conduce il lettore nelle viscere delle pulsioni e dei sogni dell’adolescenza, in una mappa metaforica dove il contesto urbano cela la più gretta animalità e la natura si rivela sotto forma di un misticismo inquietante.

LA MALNATA – Beatrice Salvioni

“La Malnata – quella nata male – era giù sulla riva del Lambro con due ragazzi che conoscevo solo di nome. Avevano entrambi i pantaloni corti e le ginocchia sbucciate, e per lei, questa ragazza che era appena all’altezza delle loro spalle, avrebbero affrontato gli spari come soldati che vanno in guerra, dicendo poi al Signore: sono morto felice”. “Un fenomeno letterario, la rivelazione di una voce unica, una narrazione potente in cui il passato riecheggia nel presente: La Malnata segna l’esordio letterario della ventiseienne Beatrice Salvioni, il cui romanzo viene pubblicato in contemporanea in oltre ventotto Paesi. Questo romanzo di apprendistato femminile racconta l’intensa ed emancipante amicizia di due adolescenti nell’Italia fascista. Due adolescenti non destinate a incontrarsi – una di estrazione borghese, l’altra operaia – trovano il coraggio di ribellarsi alla morale sociale e alla violenza degli uomini.

OMICIDIO FUORI STAGIONE – Arwin J. Seaman

“𝘊’è 𝘴𝘦𝘮𝘱𝘳𝘦 𝘲𝘶𝘢𝘭𝘤𝘰𝘴𝘢 𝘥𝘪 𝘮𝘢𝘭𝘢𝘵𝘰 𝘯𝘦𝘭𝘭𝘦 𝘱𝘪𝘤𝘤𝘰𝘭𝘦 𝘤𝘰𝘮𝘶𝘯𝘪𝘵à, 𝘧𝘪𝘨𝘶𝘳𝘪𝘢𝘮𝘰𝘤𝘪 𝘱𝘰𝘪 𝘪𝘯 𝘶𝘯𝘢 𝘱𝘪𝘤𝘤𝘰𝘭𝘢 𝘤𝘰𝘮𝘶𝘯𝘪𝘵à 𝘤𝘩𝘦 𝘯𝘢𝘴𝘤𝘦 𝘴𝘶 𝘶𝘯’𝘪𝘴𝘰𝘭𝘢. È 𝘣𝘢𝘯𝘢𝘭𝘮𝘦𝘯𝘵𝘦 𝘶𝘯𝘢 𝘲𝘶𝘦𝘴𝘵𝘪𝘰𝘯𝘦 di 𝘨𝘦𝘯𝘦𝘵𝘪𝘤𝘢, 𝘴𝘪 𝘴𝘱𝘰𝘴𝘢𝘯𝘰 𝘵𝘳𝘢 𝘭𝘰𝘳𝘰, 𝘦 𝘱𝘳𝘪𝘮𝘢 𝘰 𝘱𝘰𝘪 𝘧𝘪𝘯𝘪𝘴𝘤𝘰𝘯𝘰 𝘢 𝘭𝘦𝘵𝘵𝘰 𝘤𝘰𝘯 𝘶𝘯 𝘱𝘢𝘳𝘦𝘯𝘵𝘦. 𝘖 𝘮𝘢𝘨𝘢𝘳𝘪 𝘭𝘰 𝘢𝘮𝘮𝘢z𝘻𝘢𝘯𝘰, 𝘤𝘪 𝘩𝘢𝘪 𝘮𝘢𝘪 𝘱𝘦𝘯𝘴𝘢𝘵𝘰? ”

Romanzo ambientato in una piccola comunità che vive isolata (beh è su un isola) dal resto della terraferma e che come tutte le piccole comunità (qui mi vengono in mente i thriller di Luca d’Andrea ambientati in SudTirolo) tendono a chiudersi a riccio quando qualcuno dall’esterno vuole penetrare nei segreti della vita locale. Inizi la lettura e la continui per capire come l’autore voglia alla fine concludere e risolvere l’enigma degli assassinio di due giovani ragazzine.

Quello che mi è piaciuto di questo romanzo non ve lo posso dire perché non voglio fare spoiler ….

ma sta tutto nelle motivazioni di chi ha organizzato i crimini

Una perfetta stanza di ospedale – Yoko Ogawa

“Nella citta in cui il mio “io” vive ci sono dei rumori che non si possono assolutamente ignorare. Alcuni sono fatti di lettere, altri sono più ridondanti e meno immediati, alcuni saltano, altri si annoiano. Il mio “io” cerca quei rumori durante i suoi “giri in città”. Ascolta le mele che cadono rotolando nei supermercati, qualcuno che in un cinema stropiccia un biglietto stampato a metà, le lettere che se la ridono nella più grande libreria della città. 

Intervento inopportuno e disturbatore