EXILE ON MAIN STREET – ROLLING STONES
« Exile on Main Street è uscito solo 3 mesi fa e praticamente mi sono fatto venire l’ulcera e anche le emorroidi cercando di farmelo piacere in qualche modo. Alla fine ho lasciato perdere, ho scritto una recensione che era una stroncatura quasi totale e ho cercato di levarmelo dalla testa. Un paio di settimane dopo sono tornato in California, me ne sono procurato una copia per vedere se per caso era migliorato col tempo, e mi ha fatto cadere dalla sedia. Ora penso che forse sia il disco più bello degli Stones in assoluto.[13] »
(Lester Bangs, 1972.)
LONDON CALLING – THE CLASH
Il disco presenta una notevole complessità compositiva e mescolanza dei generi: sebbene non vi siano ravvisabili canzoni classificabili come puro punk, vi sono pezzi ska, come Rudie Can’t Fail, insieme a brani pop come Lost in the Supermarket; altri generi in cui spazia l’album sono il reggae, il rockabilly, il rhythm and blues, il jazz