Solea – Jean Claude Izzo

cop.aspxLasciata la polizia a causa della corruzione e del razzismo che vi si annidavano, Montale è costretto, per amicizia o per convinzione politica, ad occuparsi di casi in cui la violenza mafiosa, razzista e integralista si rovescia sui più deboli, giovani, immigrati o donne che siano. In Solea, Montale corre in aiuto della sua amica Babette, una giornalista finita nei guai per una inchiesta sui legami tra politica, mafia e alta finanza. Come i due precedenti, anche questo romanzo ha ottenuto un grandissimo successo, occupando per mesi le classifiche di vendita francesi, e in Italia, Izzo sta guadagnando rapidamente un posto di rilievo nel cuore dei lettori come autore di culto. Le sue sono storie epiche, d’amore e morte, che commuovono e incantano per la sua particolare visione della vita, ricca di valori, di sapori e passioni, sempre minacciata dall’avidità di guadagno e dall’intolleranza.

APPUNTI DISORDINATI DI LETTURA
Non mi era mai successo di commuovermi durante la lettura di un noir.
Questo lo ha fattoMi mancheranno Lole, Babette, Sonia, Fonfon, Honorine, Hassan, Mavros, Hélène Pesare e Fabio



Storie (piccole) di piccole esistenze di provincia

25 Agosto
Questi vengono dall’australia il biglietto lo abbiamo pagato noi 3.000€ …. e vengono qui a fare cosa ? E io pago ?
Questo è il pensiero che stasera un gruppo di ferraresi illuminati ha espresso. Per dieci giorni la.città è, finalmente, viva … piena di artsti, musica … tutto questo da fastidio
GRETTO PROVINCIALISMO

27 Agosto
Io credo che i Busker facciano male a questa città. Facciano uscire fuori il peggio dalle persone. Invece che servire da conoscenza (per la quale serve disponibilità a lasciare un po del proprio per appropriarsi di qualcosa di altrui) serve per acuire la chiusura di questa città e dei suoi cittadini verso tutto quello che non conforme alla ferraresità.
Alcune cose successe in questi giorni mi hanno fatto venire in mente un libro di Borges (mi pare) dove parla di una città cosi piena di se stessa che si distacca dalla terra per vivere in completa solitudine fra le nuvole lontano lontano

28 Agosto
Serata rovinata da una tavolata di fascio-leghisti che dopo aver sgomitato.tutta la sera alla richiesta di smettere hanno iniziato a … lasciali stare questi terroni.
Sana educazione

29 Agosto
Ferrara è una città strana. Piena di razzisti che non.vogliono gli extracomunitari, ma altrettanto tollerante con LE EXTRACOMUNITARIE (con quelle che si prostituiscono) al punto di permettere la.costruzione in via bologna (all’altezza del comando.dei vigili) un separè per permettere di intrattenere i clienti e non essere.viste/i dalla strada.
Strana città nevvero ?

30 Agosto
Caccia all’uomo a Ferrara titola il quotidiano locale.
Non per aver scalato e rischiato di deturpare.un monumento storico … no .. di quello chi se frega… MAJAL ma per recuperare la sciarpetta della.spal majal …..

Solea -Miles Davis

“La solea, mi aveva spiegato lei una sera, è la colonna vertebrale del canto flamenco”
(cit. Jean-Claude Izzo)

E il flamenco qualcuno dice che è la stessa cosa del blues, quel canto arcaico ed eterno dell’uomo che ha avuto tante forme e un solo significato, la solitudine. Proprio buffo il destino, schiavi e schiavisti, negri e spagnoli, blues e flamenco, uniti dalla stessa solitudine.
(cit. I Siciliani Giovani)

Gente di Dublino – James Joyce

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APPUNTI DISORDINATI DI LETTURA

Joyce è sempre stato uno scrittore al quale non mi ero mai avvicinato per paura.
Paura di non essere in grado di riuscire ad apprezzarlo a pieno.
16 racconti e ti ritrovi davanti alla parabola della vita umana ….
Il senso di ogni racconto è proprio in quel momento nel quale una sensazione, percepita o meno, rivela il cambiamento nel corso della vita del protagonista e di chi vive nelle sue vicinanze.

TERZA DI COPERTINA
Considerati tra i capolavori della letteratura del Novecento, questi quindici racconti – terminati nel 1906 ma pubblicati soltanto nel 1914 perché per la loro audacia e realismo gli editori li rifiutarono – compongono un mosaico unitario che rappresenta le tappe fondamentali della vita umana: l’infanzia, l’adolescenza, la maturità, la vecchiaia, la morte. Fa da cornice a queste vicende la magica capitale d’Irlanda, Dublino, con la sua aria vecchiotta, le birrerie fumose, il vento freddo che spazza le strade, i suoi bizzarri abitanti. Una città che, agli occhi e al cuore di Joyce, è in po’ il precipitato di tutte le città occidentali del nostro secolo.

Tre giorni a Dublino – 3° Giorno

Il terzo e ultimo giorno decidiamo di vedere il Dublin Writers Museum e usciti dall’Hotel invece di incamminarci per O’Connell Bridge ci incamminiamo verso Pharrel Square.
Dopo la visita dove si ripercorre la storia dei più grandi scrittoi e poeti di origine irlandese .. fra i quali Jonathan Swift, Bram Stoker, James Joyce, George Bernard Shaw, W.B. Yeats , Oscar Wild e il meno conosciuto Seamus Heaney.
Ci prendiamo 5 minuti di riposo e di aria nel vicino “Garden of Remembrance”

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Ritornano verso il “Liffey” e lo facciamo passando attraverso la zona commerciale parallela a O’Connell Street. Ci, poi,  dirigiamo verso la Christ Church Cathedral

IMG_20160805_131420 Guardando la foto si ha l’impressione che i muri siano torti. Non è  un impressione.

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Nella cripta è possibile vedere il tesoro della Cattedrale e degli interessanti reperti della Dublino medievale.

Qui terminano i tre giorni dedicati a Dublino …. molto tempo lo abbiamo passato a girovagare a caso per le viuzze del centro, oppure a sedere nei tantissimi e verdissimi parchi.

Tre giorni a Dublino – 2° Giorno

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Partendo di nuovo da O’Connell Street ci dirigiamo verso l’Ha’Penny Bridge
La meta successiva sarà il Castello di Dublino che visiteremo con una guida che ci permetterà di vedere anche la Cappella Reale e quello che rimane del Castello originale.
(altrimentiimpossibile con ingresso senza guida)
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Consigliata la visita  ai Giardini del Castello
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nelle vicinanze un salto  alla CHESTER BEATTY LIBRARY
 l’interessantissima mostra sulla storia della scrittura e dei libri nel mondo orientale.

e per finire la serata TEMPLE BAR
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Tre giorni a Dublino – 1° Giorno

Mercoledì 3 Agosto

Dopo una colazione in una delle tante caffetterie presenti in O’Connell Street ci avviamo verso l’omonimo ponte. Lo passiamo e ci avviamo verso il Trinity College
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Immancabile la visita al Book of Kells  e alla Biblioteca del Trinity
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Dopo aver terminato la visita e un piccolo riposo sullo splendido prato del campo … si riparte … verso Gratton Street e si passa davanti alla Statua di Molly Malone

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A questo punto abbiamo deciso di puntare verso la National Gallery (che purtroppo in quei giorni era chiusa) … abbiamo deciso quindi di andare a vedere la Casa Natale di Oscar Wilde (anche quella non visitabile perché sede del College Americano a Dublino)
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Statua che è possibile vedere all’interno del parco a Marrion Square.  Se avete bambini consiglio anche un po di divertimento al Giant’ Garden … parco giochi per bambini che prende spunto dalla novella di Oscar Wilde.

La serata si conclude con Musica e birra al Temple Bar