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I delitti di Livorno – Diego Collaveri

Botteghi sta vivendo una profonda crisi autodistruttiva. Il rimorso per la morte della moglie e la paura che a causa sua altre persone care possano subire la stessa sorte, lo stanno consumando al punto di recidere qualsiasi legame. Quando però una donna lo supplica di indagare sulla morte apparentemente casuale del suo amante, venuto in possesso di un diario segreto appartenuto a Gustavo Corridi, il commissario non riuscirà a resistere e verrà risucchiato in una nuova indagine, legata al misterioso e irrisolto delitto del vecchio barone avvenuto secoli prima. Scoperto un elaborato enigma creato da cinque personaggi vicini a Corridi, allo scopo di proteggere una sua favolosa scoperta, il commissario dovrà fare i conti con chi ancora oggi è disposto a uccidere pur di mettere le mani sull’antico segreto del barone. In una frenetica corsa contro l’assassino, alla ricerca di indizi sparsi tra monumenti e ville storiche di Livorno, Botteghi dovrà anche fare i conti con i suoi tormenti, per ritrovare una propria dimensione; sarà disposto a scendere a patti con la parte più oscura della sua anima pur di riuscirci?

Bibiografia – Diego Collaveri

Cosa dice di se stesso

dal suo sito ufficiale: http://www.diegocollaveri.it

Diego Collaveri, nato a Livorno il 27/02/’76.

Dal 1992 al 2000 lavora in campo musicale come chitarrista e arrangiatore, collaborando per EMI Music.

Nel 2000 si cimenta con la scrittura e i vari concorsi di poesia/narrativa, da cui arrivano subito riconoscimenti e pubblicazioni

Nel 2001 comincia a lavorare dietro le quinte di alcune compagnie di musical, per poi arrivare al progetto “Rocco e i suoi orrori”, proponendo a livello nazionale una riduzione musicale di The Rocky Horror Picture Show, che verrà annoverato tra i cast internazionali dell’opera.

Nello stesso anno debutta nella sceneggiatura, prima teatrale e dopo per il cinema breve.

Nel 2002 la passione per il grande schermo lo porta a dirigere, con mezzi di fortuna, il primo cortometraggio che vince il concorso Minimusical indetto dal quotidiano La Repubblica e la casa di produzione Fandango, che gli permette di divenire collaborato di quest’ultima per i successivi tre anni.

Per implementare le conoscenze registiche intraprende un percorso didattico/formativo con vari registi italiani (Paolo Virzì, Davide Ferrario, Ruggero Deodato, Francesco Falaschi, Umberto Lenzi) per apprendere le tecniche di regia, studiando al tempo stesso testi didattici e storia della cinematografia.

Nel 2003 fonda la Jolly Roger productions, etichetta indipendente per la produzione di cortometraggi, videoclip e riprese di spettacoli live. Molte delle opere realizzate hanno ricevuto premi a livello nazionale e distribuzioni televisive.

Nel 2004 partecipa, assieme ad altri registi, alla realizzazione di un mediometraggio prodotto e distribuito da EmmeFilm srl, che entra nel circuito dei festival cinematografici internazionali.

Nel 2006 viene invitato dall’Universtià di Pisa, dipartimento Cinema Musica Teatro, a intervenire nell’ambito del seminario “il cinema classico Hollywoodiano”; tiene numerosi laboratori e corsi riguardanti la scrittura in sceneggiatura per enti e associazioni.

Dal 2009 è inserito nell’Enciclopedia degli Scrittori Contemporanei Italiani per la poesia.

Nel 2013 alcuni racconti brevi dell’ispettore Quetti sono stati pubblicati sul settimanale Cronaca Vera.

Nel 2014 diventa collaboratore dei blog LaTelaNera.com, realizzando articoli e recensioni cinematografiche.

Dal 2015 al 2017 è docente del corso “Scrivere per il cinema” presso la scuola di scrittura Carver a Livorno.

2017/2018 è tra gli autori che hanno prestato l’incipit per la Staffetta di Scrittura Creativa 2018 della associazione BIMED(Biennale delle Arti e delle Scienze del Mediterraneo) per le scuole superiori, in collaborazione con Ministero della Pubblica Istruzione.

2017 Dicembre Bologna Sala Borsa – è tra gli ideatori di “Paura sotto la Pelle”, prima rassegna di incontri in Italia dedicata al genere mistery/crime e le sue trasposizioni tra narrativa, cinema e fumetto. Patron d’onore il regista Pupi Avati.

2018 è tra i docenti del corso Form.Ed – Tecnico della Gestione delle Fasi di Lavorazione Editoriale indetto da Provincia di Livorno e Regione Toscana.

2019 riceve l’Oscar livornese, premio assegnato alle eccellenze che con il proprio lavoro si sono distinti nei diversi settori, divenendo un valore aggiunto per la città di Livorno che gli ha dato i natali

Profilo social www.facebook.com/DiegoCollaveriautore

Libri:

2010 Anime Assassine – I casi dell’ispettore Quetti (2010 Aletti Editore/2014 GDS)

2011 Il signor Boganov e la città innevata (LaPiccolaVolante Edizioni)

2012 Le pergamene di Ankor – La morte dagli occhi di ghiaccio (Sogno Edizioni)

2013 Anime Assassine – La vendetta del cigno nero (2013 La Mela Avvelenata/2014 Autopubblicazione)

2013 R.E.M.  13 ore di paura – AA.VV. (La Mela Avvelenata/GDS)

2014 Anime Assassine – Marionette (GDS)

2014 La riconquista di Eden (La Mela Avvelenata)

2014 Asylum 100 – AA.VV. (St-Book Edizioni)

2014 Anime Assassine – Anche tu te ne andrai (Autopubblicazione)

2015 L’odore salmastro dei fossi – caccia all’uomo per il commissario Botteghi (Fratelli Frilli Editori)

2016 Il Segreto del Voltone – il commissario Botteghi e una vecchia storia livornese (Fratelli Frilli Editori)

2017 La Bambola del Cisternino – Un’indagine del commissario Botteghi (Fratelli Frilli Editori)

2017 L’Estate è una Cattiva Stagione – AA.VV. (collana #21 Damster Edizioni)

2017 Una Finestra sul Noir – AA.VV. (Fratelli Frilli Editori)

2018 Obscuria – AA.VV. (collana #21 Damster Edizioni)

2018 Le Ragazze del Diavolo (Anime Assassine) – Oakmond Publishing

2018 Il Commissario Botteghi e il Mago – l’ultima illusione di Wetryk (Fratelli Frilli Editori)

la bambola del cisternino – Diego collaveri

Leggo i libri di Diego Collaveri perché sono ambientati a Livorno e leggendoli sento il salmastro e il vento che mi scompiglia i capelli.
Lo leggo perché mi sembra di girare fra strade che conosco e che purtroppo frequento meno di quello che vorrei.

Bello, introspettivo, sociale. Un giallo, un noir che non ha occhi e orecchie per la società che ha intorno è una storia destinata a comparire. In questo romanzo il commissario Botteghi, non-ostante sia dietro ad un traffico di droghe e di armi al plutonio impoverito, non dimentica il caso con cui si apre il libro. Una donna uccisa.
Una donna che viveva ai margini della società. Una donna che riapre nella mente di Botteghi lontane ferite mai rimarginate.

Spero, inoltre, che leggere queste storie faccia venire la voglia di scoprire i tesori nascosti e poco pubblicizzati presenti a Livorno.

TERZA DI COPERTINA
Livorno. L’omicidio di una vecchia prostituta nei pressi del Cisternino risveglia nel commissario Botteghi ricordi sepolti dell’infanzia, tanto da divenire quasi una questione personale. Frustrato per gli scarsi risultati, non molla l’indagine neppure quando il Questore gli impone un caso più risonante. Un imprenditore edile, autore di importanti restauri storici della città, è stato trovato morto nel parco di Villa Corridi. Tra regolamenti di conti, inseguimenti nei sotterranei della città, un misterioso killer e un vecchio traffico di droga, le due indagini finiranno per intrecciarsi tra loro in un sottile gioco di parti, così inaspettato da mettere a dura prova le capacità investigative di Botteghi. Riuscirà il commissario a scoprire l’incredibile verità nascosta all’ombra dell’antico acquedotto Leopoldino? Un malinconico viaggio attraverso storie di vita cui non è concessa redenzione, cullato dalla melodia di una famosa canzone degli anni ’60.

Il segreto del voltone – Diego Collaveri

Ieri ho finito.di leggere il libro
IL SEGRETO DEL VOLTONE di Diego Collaveri edito da Frilli.

L’ispettore Botteghi mi è piaciuto di più rispetto alla prexedente prova perché finalmente si lascia andare a a parlare un po di vernacolo.

La cosa che mi è piaciuta di più nellastoria e è il raccontare, all interno della narrazione del caso, una parte della storia della città.

Raccontarne l’anima.
I periodi.che terminano la.pagina 110 e iniziano la 111 li ho riletti diverse volte e mentre li leggevo mi inmaginavo di viverla quella scena.

Due note, non di più prometto, sulla trama.
Siamo nel 1945 livorno viene liberata. I primi ad entrare sono un gruppo di partigiani. Scoprono qualcosa che doveva rimanere segreto. Tanti anni dopo quei fantasmi presentano il conto.

 

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TERZA DI COPERTINA
Livorno. A seguito del ritrovamento del corpo di un crocierista americano nel canale del Voltone, sotto Piazza della Repubblica, il commissario Botteghi e la sua squadra vengono in possesso di un vecchio diario appartenuto a un artificiere dell’esercito di liberazione, di stanza a Livorno per le operazioni di sminamento nel 1945. Poche righe sbiadite alludono al coinvolgimento del militare, con il gruppo di partigiani che per primo era entrato nella città abbandonata, nell’occultare un qualcosa di segreto proprio sotto la piazza dove galleggiava il cadavere. Inizia così un’indagine dove i fantasmi del passato e del presente s’intrecceranno con la storia di quegli uomini, all’ombra di un oscuro patto segreto. Ostacolato dall’Ambasciata Americana, da vecchi spettri fascisti e dagli eredi dei partigiani scomparsi, riuscirà Botteghi a smascherare l’assassino senza svelare un segreto più grande di lui?