“L’Italia e uno stivale, noi abbiam provato di lustrarlo, ma il posto di uno stivale resta
sempre il fango

Un romanzo storico, apparentemente, sul secondo dopoguerra. Dico apparentemente perché il 1954 segna una svolta nella storia contemporanea. Nasce il KGB in Russia, in america il senatore McCarthy e la sua politica iniziano la parabola discendente. La sconfitta della Francia in Indocina, il caso Montesi in Italia, iniziano le trasmissioni televisive del PROGRAMMA NAZIONALE. Un romanzo fatto di tante storie fra le quali anche quella del fantomatico film che Cary Grant doveva girare in Yugoslavia per conto della CIA nel tentativo di avvicinare Tito alle posizioni occidentali ( o tenerlo lontano dalla russia di Stalin)
SINOSSI
Non è dopoguerra, è solo un’altra guerra. Il mondo è diviso in blocchi, in realtà ideologie e frontiere si stanno già sgretolando: merci e droga non conoscono confini. Dalla Dalmazia a Mosca a Hollywood, da Napoli alla Francia, da Bologna a Trieste, tra balere, viaggi clandestini oltrefrontiera e incontri di pugilato, una folla di protagonisti, spinti da una corrente che li travolge e li supera, si muove verso uno sbocco ignoto. Nuovi eretici, ex partigiani, contrabbandieri, narcotrafficanti, agenti segreti, figli in cerca di un padre si muovono e si sfiorano, inconsapevoli pedine di un grande disegno.